TRASPORTO DELLA MACCHINA DI SANTA ROSA VITERBO Italy
Every year, on the 3th of September, in the evening, Viterbo celebrates with pride its Patron Saint Santa Rosa , with a unique worldwide exhibition . The“Macchina of Santa Rosa” is a tower illuminated by torches and electric lights, about thirty meters high and five tons of weight. The machine is lifted and carried in procession on shoulders by a hundred men called “Facchini of Santa Rosa” along a route of about one kilometer , articulated through the streets, sometimes very narrow and the squares of the city centre.
During the transportation, followed by tens of thousands of people, the streets affected are darkened to bring out the machine light. The transportation symbolically revokes the transfer of Santa Rosa’s body, made in Viterbo on 1258 from Pope Alexander IV’s disposition, from the Church of Santa Maria in Poggio (called Crocetta) to the Church of Santa Maria delle Rose (now Santa Rosa’s sanctuary).
The Festival makes part of the network of big Italian machines carried on shoulders.
From the 2013, it has been incorporated into the oral and intangible heritage of the humanity by the UNESCO.
Ogni anno, la sera del 3 settembre, Viterbo celebra con orgoglio la propria patrona Santa Rosa con uno spettacolo unico al mondo. La Macchina di Santa Rosa è una torre illuminata da fiaccole e luci elettriche, alta circa trenta metri e pesante cinque tonnellate. La sera del 3 settembre di ogni anno, a Viterbo, la macchina viene sollevata e portata in processione a spalle da un centinaio di uomini detti “Facchini di Santa Rosa” lungo un percorso di poco più di un chilometro articolato tra le vie, talvolta molto strette, e le piazze del centro cittadino.
Durante il trasporto, al quale assistono decine di migliaia di persone, le vie interessate vengono oscurate per far risaltare la luce della Macchina. Il trasporto rievoca simbolicamente la traslazione della salma di Santa Rosa, avvenuta a Viterbo nel 1258 per disposizione di Papa Alessandro IV, dalla Chiesa di Santa Maria in Poggio (detta della Crocetta) alla chiesa di Santa Maria delle Rose (oggi Santuario di Santa Rosa). La festa rientra nella Rete delle grandi macchine a spalla italiane, dal 2013 è stata inserita nel Patrimonio orale e immateriale dell’umanità dell’UNESCO.